Prendersi una pausa: perché fermarsi può salvare la tua salute e il tuo futuro

Ti senti esausta, nervosa, senza energie? Hai l’impressione di non farcela più ma continui a spingere sull’acceleratore? Forse è il momento di fermarti. E non c’è nulla di cui vergognarsi.

Ascoltare il corpo e la mente: i segnali da non ignorare

Ci sono momenti in cui il nostro corpo e la nostra mente ci chiedono aiuto. Ma spesso non li ascoltiamo, finché non è troppo tardi. Eppure, i segnali sono chiari.

  • Pelle più sensibile del solito
  • Malanni che non passano (raffreddori, mal di testa)
  • Problemi di digestione, anche con cibi leggeri
  • Sbalzi d’umore, irritabilità, difficoltà di concentrazione
  • Stanchezza cronica e insonnia

Questi segnali non vanno ignorati. Sono il modo in cui il corpo ci chiede una cosa sola: una pausa.

Prendersi una pausa non è egoismo: è sopravvivenza

Lo so cosa stai pensando:
“Non posso fermarmi. Ho troppe responsabilità, troppe cose da fare.”

Ma è davvero così?
Prendersi una pausa non significa scappare su un’isola tropicale. Significa fermarsi abbastanza a lungo da sentire di nuovo il tuo respiro.

  • 15 minuti di meditazione ogni sera
  • Una passeggiata nel verde senza cellulare
  • Una mattinata libera nel weekend solo per te

Non servono settimane, a volte bastano pochi momenti consapevoli.

La mia esperienza: quando mi sono fermata (e sono rinata)

Dopo un periodo di forte stress, tra lavoro e vita privata, ho capito che stavo per crollare.

  • Due anni intensi al lavoro con un nuovo gestionale e carichi aumentati
  • L’acquisto della casa, il trasloco, le mille cose da gestire
  • Una stanchezza che mi toglieva lucidità e serenità

Mi sono fermata.
A marzo ho preso due settimane. Insieme a mio marito e alle nostre cagnoline, abbiamo fatto un viaggio in macchina di quasi 5.000 km.
Era fuori Europa, quindi non potevo restare sempre connessa: una scusa perfetta per disintossicarmi da email, messaggi, notifiche.

È stato rigenerante. Ho ritrovato lucidità, voglia di vivere, idee nuove.

Non serve una vacanza. Serve ascoltarsi.

Lo so, sono stata fortunata. Ma qualche anno fa non l’avrei fatto nemmeno io. Mi sarei sentita in colpa.
Avrei stretto i denti. Magari sarei esplosa.

Non aspettare il punto di rottura. A volte bastano due ore, due giorni, due respiri consapevoli.

Concludendo: concediti il permesso di fermarti

Prendersi una pausa è un atto d’amore verso se stessi.
E quando ci fermiamo, ci rigeneriamo.
Riprendiamo contatto con ciò che conta davvero.
E torniamo con nuove energie, nuove idee, nuova forza.

Hai mai sentito il bisogno di una pausa? Ti va di raccontarmelo nei commenti? Oppure condividi questo articolo con qualcuno che ne ha bisogno.


Lucia Pastore – Life e motivational coach

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